Il personaggio della settimana – Devis Mangia

Italia-Russia under 21 amichevole

Sembra facile. E invece no, perché costruire un gruppo in una Nazionale allenando i ragazzi solo una tantum è generalmente difficile. Ancor più in Under 21, dove il fattore inesperienza pesa e le scelte devono essere convinte, precise, perfette. La Federazione però la sua scommessa l’ha già vinta. Devis Mangia è il condottiero di un’Under 21 bella, gagliarda, tosta e puramente italiana. Gli azzurrini sono amati da tutti, senza codice etico o scelte incomprensibili. L’Under 21 di Devis non ha sovrastrutture o segreti. L’ha costruita, Mangia, nel giro di un anno con l’etica del lavoro e del sorriso. Ingredienti perfetti da parte di un ragazzo di neanche 40 anni che in panchina ha già dimostrato di saperci fare. A Varese e in giro per l’Italia, tanta gavetta fino all’elezione a nuovo Wenger per bocca di Zamparini. Non proprio il massimo dell’affidabilità, infatti l’esonero arriva dopo tre mesi. Mangia è un tipo forte, non si abbatte, mantiene il sorriso, studia e osserva il calcio giorno e notte. Finché non è arrivata la chiamata dell’Under 21, un anno per un progetto che adesso sta toccando il suo punto più alto con un Europeo semplicemente straordinario. Devis è partito con umiltà e decisioni chiare, puntando sul bel gioco quando è possibile ma anche e soprattutto sul cuore, il fattore che ha sempre spinto la nostra Nazionale – dalle giovanili a quella vera – verso i traguardi più importanti. Il cammino in campo europeo è stato semplicemente trionfale, dall’Inghilterra di Pearce abbattuta con Insigne all’Olanda di Strootman e di tanti elementi già nel giro della nazionale maggiore annientata da una difesa stoica, un Borini letale e da un cuore grande così. Pazienza, a volte il bel calcio va messo da parte. Siamo italiani, d’altronde. Italiano purosangue è Devis Mangia, questo gruppo lo ha costruito con il coraggio, l’entusiasmo e il sorriso, come piace a lui. Eh, ma vincere con l’Under 21 è facile per tutti, dicono. Intanto, Mangia lo sta facendo senza pescare a mani piene dalla Nazionale maggiore, come ad esempio ha fatto l’Olanda: un Verratti sì, ma potevano esserci anche El Shaarawy e Balotelli. E invece no. Erano nove anni che l’Italia non centrava la finale di un Europeo, questa volta ce l’ha fatta con un cammino straordinariamente emozionante. Forse è l’Under 21 più forte di sempre, di sicuro è tra le più belle. Un’Under 21 di cui possiamo andare fieri e orgogliosi. L’Under 21 del sorriso, del cuore, del gioco. Di tutti. E soprattutto di Devis Mangia. Poche parole, tanto lavoro e entusiasmo da vendere. Con una finale da giocare contro la Spagna. Grazie Devis, grazie ragazzi: comunque vada, è già un successo.

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